Dopo una lunga serie di stelle variabili ad eclisse e pulsanti, Domenico Licchelli scopre la trentanovesima stella variabile. E' una binaria con un marcato Effetto O'Connel, un fenomeno ancora misterioso sotto molti aspetti.
Scoperta una nuova variabile pulsante, questa volta di tipo DSCT multiperiodo, che va ad arricchire ulteriormente i prestigiosi risultati conseguiti presso l'Osservatorio Astrofisico R.P.Feynman.
Lo scattering presente nella curva di luce è dovuto probabilmente alla elevata magnitudine della stella (16.9 in banda V)
La stella, 'VSX J200942.2+345102', è interessante sia per la sua relativa rarità sia perché scoperta fuori da un ammasso globulare. E' una stella pulsante simile alle cefeidi classiche e perciò usata spesso come candela standard nel calcolo delle distanze.
Visione artistica di un sistema binario ad eclisse di tipo EW
Continua la saga delle stelle variabili ad eclisse di tipo EW. Le ultime scoperte:
Report 2010
L'analisi della sessione fotometrica del 29 settembre 2010 ha evidenziato una significativa variazione nella curva di luce delle stelle USNO-B1.0 1248-0395237 e USNO-B1.0 1249-0393237. Un rapido controllo sul sito dell'International Variable Star Index (VSX) e su SIMBAD-Astronomical Database confermava che la variabilità delle stelle era sconosciuta fino a quel momento. Una serie di sessioni di misure ha permesso di ricostruire la curva di luce e determinare il periodo della stelle.
L'11 Ottobre 2010 il VSX ha approvato i dati relativi alle nuove variabili cui è stato assegnato il nome 'VSX J201020.2+345227' oltre all'AAVSO Unique Identifier 'AUID 000-BJX-048' (per USNO-B1.0 1248-0395237) e 'VSX J201044.2+345726' oltre all'AAVSO Unique Identifier 'AUID 000-BJX-049' (per USNO-B1.0 1249-0393237).
Nei pannelli sottostanti sono riportati oltre ai dati essenziali anche la curva di luce di USNO-B1.0 1248-0395237, una immagine del campo con la variabile racchiusa nel cerchio rosso, ed una simulazione qualitativa di quali potrebbero essere le stelle che possono generare curve di luce di quel tipo.
USNO-B1.0 1101-0410333
La notte del 4 Luglio 2010, Domenico Licchelli, titolare dell'osservatorio e responsabile delle attività di ricerca, scopriva una nuova stella variabile in una immagine dell'ammasso aperto NCGC 6802. Il confronto con immagini dello stesso campo acquisite il 10 Giugno 2010 nell'ambito del VSP (Variable Star Program), mostrava chiaramente una discreta fluttuazione della stella USNO-B1.0 1101-0410333.
La notte successiva è iniziata una campagna fotometrica mirata col telescopio da 300mm. Purtroppo l'analisi dei dati acquisiti in diverse ore non mostrava alcuna fluttuazione se non quelle dovute più che altro all'incertezze delle misure. Trattandosi di una stella di magnitudine superiore alla 13-esima, ripresa sotto un cielo lattiginoso tipico dell'estate e con temperature superiori ai 25°C anche di notte, erano normali oscillazioni di qualche centesimo di magnitudine. Un comportamento analogo nelle notti successive faceva intendere che doveva trattarsi di una probabile variabile ad eclisse del tipo Algol e quindi un oggetto difficile da studiare in quanto caratterizzato da luminosità costante per gran parte del periodo.
Dopo diverse notti di misure finalmente nella sessione del 14 Luglio la luminosità ha cominciato rapidamente a scendere confermando le ipotesi precedenti. Con le poche ore di buio dell'estate è sempre complicato ottenere delle buone curve di luce in tempi ragionevoli; se poi si scopre come in questo caso che si tratta di una variabile con un periodo quasi perfetto di 2.5 giorni la faccenda si complica ulteriormente, in quanto la stella mostra praticamente sempre la stessa fase nelle ore di buio dell'osservatorio. Per fortuna il periodo corretto è di 2.48 giorni per cui pazientando un pochino è stato possibile ricostruire la curva quasi completa in circa due mesi di misure. Per la precisione sono state necessarie 23 notti di misure che hanno comportato l'acquisizione e l'analisi di circa 11000 frame.
Il 18 Settembre 2010 il VSX ha approvato i dati relativi alla nuova variabile cui è stato assegnato il nome 'VSX J193034.0+201128' oltre all'AAVSO Unique Identifier 'AUID 000-BJW-616'.
Nei pannelli sottostanti sono riportati oltre ai dati essenziali anche la curva di luce, una immagine del campo con la variabile racchiusa nel cerchio rosso, ed una simulazione qualitativa di quali potrebbero essere le stelle che possono generare curve di luce di quel tipo.
Il VSP è uno dei programmi di ricerca/didattica attivi presso l'Osservatorio Astrofisico R.P.Feynman. L'obiettivo del programma è quello di ottenere dati scientifici reali da utilizzare nell'ambito delle iniziative didattiche promosse dalla Cosmos - Comunicazione Scientifica.
Si divide essenzialmente in due tipologie di esecuzione, una che prevede l'acquisizione e la misura della curva di luce di sorgenti variabili note, al fine di apprendere le tecniche e le metodiche di acquisizione ed analisi dati, l'altra più focalizzata sulla ricerca di variabili sconosciute. Nonostante le numerose survey automatiche è ancora possibile scoprire nuove stelle variabili con una opportuna programmazione delle misure, anche con strumentazione commerciale.
Curva di luce della variabile V508 Oph
Curva di luce della variabile YZ Boo