Nel pomeriggio dell'8 Giugno 2007, attorno alle 15:00 ora locale, una violenta grandinata, accompagnata da intense precipitazioni, si è abbattuta sull'abitato di Maglie, in provincia di Lecce. Molte abitazioni del centro storico sono state invase dall'acqua mentre per strada una coltre bianca di ghiaccio spessa parecchi centimetri conferiva un aspetto irreale alla cittadina salentina. L'immagine del satellite Terra della NASA, acquisita in tarda mattinata, mostra alcune celle temporalesche sulla Puglia meridionale, di cui una molto attiva posizionata sul versante orientale della penisola salentina con un potente updraft in pieno sviluppo proprio all'altezza di Maglie. La lunga ombra proiettata sulle nubi sottostanti rende molto bene l'idea dell'imponente sviluppo verticale del cumulonembo, che nella parte meridionale mostra evidenti i segni di un avvenuto ghiacciamento. L'intera struttura, di forma abbastanza ellittica ha un asse maggiore dell'ordine della quarantina di km, ma supererà i 60 nel momento di massimo sviluppo, rendendosi facilmente visibile praticamente da tutto il Salento. La situazione sinottica alle 00:00 UT al suolo mostra una linea di instabilità che inizia ad impegnare il territorio pugliese e quello campano ma che si estende sin verso la Sicilia occidentale. La topografia a 500 hPa è caratterizzata dalla presenza di una goccia fredda, sinonimo di per sé di instabilità diffusa, posizionata sull'Italia centrale, stretta tra un piccolo promontorio anticiclonico africano a sud e un secondo anticiclone sulla Scandinavia saldato al primo attraverso un corridoio tra Spagna e Francia, in lenta traslazione verso SE. La curvatura nettamente ciclonica presente implica una vorticità positiva che favorisce moti verticali ascendenti con la creazione di imponenti strutture termo-convettive. La mappa a 850 hPa mostra la presenza di aria abbastanza calda su tutto il sud Italia con l'isoterma di +15° che passa dalla Sicilia e si spinge fino alle isole ioniche della Grecia. Il vento a 10 m sul Salento è orientato da ESE e quindi caldo e umido, mentre l'aria in arrivo in quota (mappa a 700 hPa), proveniente dai quadranti occidentali, (wind shear positivo) è più fredda e secca. Il radiosondaggio delle 00:00 UT del 9 Giugno della stazione di Brindisi (purtroppo non è disponibile quello delle 12:00 UT dell'8) conferma le analisi precedenti, nonostante siano già trascorse alcune ore dal temporale in analisi. In particolare è evidente la presenza di aria molto umida, quasi satura nei bassi strati, fino a circa 650 hPa. L'indice CAPE è di 826 J/Kg, il CINS di -15 indica che la convezione può partire spontaneamente, mentre il PWAT è superiore ai 34 mm. Continuano ad esserci insomma tutti gli ingredienti per lo sviluppo di temporali di una certa intensità. La sequenza di immagini Meteosat mostra l'evoluzione della cella temporalesca, già vista in apertura, nell'arco di 45 minuti. Nel momento di massima attività convettiva compare sopra all'incudine (indicata dalla freccia) una overshooting top chiaramente visibile nel riquadro del canale HRV, evidente segno di un updraft particolarmente intenso la cui presenza è indice quasi certo di violente grandinate nella zona sottostante. Nel caso in esame la tempistica con i fenomeni al suolo è perfetta per cui sussistono pochi dubbi in proposito. Ulteriore conferma è data dalla composizione RGB in cui si nota la diffusa presenza di ghiaccio nella parte alta dei sistemi nuvolosi, in particolare di particelle di piccole dimensioni (zone color arancio) tipiche di fenomeni termo-convettivi piuttosto attivi. Aggiornamento del 19 Settembre 2007 Chiesto lo stato di calamità naturale. I danni stimati superano i due milioni di euro.
Mappa a 500 HPa
Mappa a 850 HPa
Mappa a 700 HPa
Radiosondaggio di Brindisi