Prima di chiudere la rapida descrizione delle teorie e dei modelli
che hanno preceduto le prime osservazioni al telescopio di Galileo
Galilei è giusto ricordare Tycho Brahe (1546 - 1601), che raggiunse
un livello insuperato nella precisione delle osservazioni
astronomiche ad occhio nudo. Egli fece veramente della scienza
dell’osservazione astronomica una regola di vita assoluta. Malgrado
rifiutasse il sistema “quasi” eliocentrico di Copernico e
considerasse nuovamente la Terra immobile, il suo contributo
costituì sicuramente uno dei fattori indispensabili per giungere
alla verità che sarebbe stato compresa appieno da lì a poco
attraverso le osservazioni di Galileo, le leggi empiriche di Keplero
e più tardi con la geniale sintesi di Newton che diede il via alla
meccanica classica.
La figura che segue descrive schematicamente il sistema di Tycho. La
Terra è nuovamente al centro del cosmo con la Luna ed il Sole che le
ruotano attorno su orbite circolari. Mercurio, Venere, Marte, Giove
e Saturno circolano invece intorno al Sole, così come le stelle
fisse. Il modello potrebbe essere considerato un tentativo di
conciliazione tra le idee antiche e quelle nuove. D’altronde Tycho
non elaborò mai il suo sistema fino a farne una teoria planetaria
completa come quelle di Tolomeo e Copernico, anche se forse ne aveva
l’idea.
Il sistema di Tycho Brahe, in cui la Terra torna immobile al centro del mondo. Tuttavia, mentre la Luna ed il Sole le ruotano attorno direttamente, gli altri pianeti ruotano intorno al Sole ed insieme ad esso intorno alla Terra. L’orbita del Sole diventa un deferente e le traiettorie planetarie degli enormi epicicli.
Presentazione del progetto
Prima di Galileo: la luce dei Greci e il
buio del Medioevo
Galileo Galilei: Chi era costui?